Punta Calabre (3445 m)


salendo verso il Truc Sant'Elena

Partenza: Rifugio Benevolo (2282 m)

Arrivo: Punta Calabre (3445 m)

Dislivello: 1163 m

Ore: 4:00/4:30

Note: itinerario alpinistico (via normale)

Attrezzatura: per progressione su ghiacciaio 

Punta Calabre: con la forma arrotondata del suo versante Nord ed i suoi 3445 metri di quota risulta una delle vette più evidenti dell’alta Val di Rhemes. Deve il suo nome al termine valligiano dzalabre che sta ad indicare la pernice bianca. Itinerario di interesse alpinistico e scialpinistico.

 

 

L'itinerario: dal Rifugio Benevolo si segue il segnavia 13D che conduce al Truc Sant'Elena. Si scende al ponte sulla Dora di Rhemes ed in pochi minuti  si risale all'Alpeggio di Soches. Da qui si procede verso sinistro per una diagonale fino al bivio per il Col Bassac Derè. Trascurando il sentiero che risale lungo il costone erboso, si prosegue sempre verso S-SO lungo il sentiero a mezza costa fino a giungere dapprima al lago Granta Parey  (oramai poco più che una pozza) ed infine, dopo aver lasciato alla propria sinistra il Truc Sant'Elena ed aver superato alcuni dossi morenici, al Lago Tsanteleynaz.

 

 lago Tsanteleynaz

 

il ghiacciaio di Tsanteleynaz

Il lago glaciale formatosi al ritiro del ghiacciaio di Tsanteleynaz, situato ai piedi dell’imponente parete calcarea della Granta Parey, è spettatore del magnifico scenario sviluppato dalle vette dell’alta Val di Rhemes. 

Volgendo lo sguardo in direzione Sud, da Ovest verso Est si possono ammirare nell’ordine la Granta Parey (3387 m), la Punta Calabre (3445 m), i massicci Roc du Fond (3351 m) e Roc Basagne (3220 m), e lo spartiacque che collega la Punta Galisia (3346 m) alle cime della Gran Vandala. Verso Nord infine si staglia in tutta la sua grandiosità la sagoma del Gran Combin. 

 

Dal lago, seguendo le indicazioni degli ometti in pietra si affronta in direzione S-SO la morena del ghiacciaio di Tsanteleynaz fino a pervenire ai piedi del ghiacciaio stesso. (2 ore dal rifugio)

In direzione SE ecco a separare il Roc du Fond dalla Punta Calabre l’ampia sella del Col di Rhemes, in passato importante via di comunicazione con la francese Val d’Isere.

Il ghiacciaio risulta parecchio crepacciato e per evitare una serie di seracchi disposti ai piedi della balza rocciosa della Granta Parey, è consigliabile percorrerlo lungo la sua parte centrale. 

 

la Tsanteleynaz fa capolino dal ghiacciai

la Punta Galisia ed il Gruppo del Gran Paradiso

Terminato il mai troppo ripido ghiacciaio di Tsanteleynaz, dal quale fa capolino in direzione SO lo scivolo glaciale dell’omonima punta, si giunge al bacino glaciale di Soches, anch’esso in più punti crepacciato. 

Lo si segue in direzione Sud fino a raggiungere, con modesta pendenza di risalita, il versante Ovest della Calabre e quindi, dopo 2 ore di ghiacciaio, la vetta posta a 3445 m.

Dalla vetta si apre uno scenario a 360° davvero entusiasmante. Tutte le vette della Valle d'Aosta, dal Monte Bianco al Cervino, sono ben visibili ad eccezione del gruppo del Rosa nascosto dalle pareti rocciose della Grivola. In direzione NO una irriconoscibile Granta Parey, la vetta dominante della Val di Rhemes, si staglia dinnanzi alla Grande Traversiere ed alla Grande Rousse mentre nella finestra che si crea fra la Punta Tsanteleynaz e la stessa Granta Parey si possono in lontananza ammirare le cime del Monte Bianco. A Est l'ampio bacino della Galisia conduce l'osservatore verso il Ciarforon e le vette del gruppo del Gran Paradiso. Ben visibile anche la sottostante Val d'Isere e numerose vette francesi tra le quali spiccano le imponenti Grande Motte e Grande Casse.

panoramica dalla vetta della P.ta Calabre

 

il video realizzato

dalla Punta Calabre

altre immagini

 

 scattate durante l'escursione